Cesti natalizi: un'arte tra gusto e fiscalità

L’estate non è ancora finita e il Natale sembra lontano, ma in realtà non lo è poi così tanto. Pensare adesso ai regali per i clienti può essere la mossa giusta ma... attenti al fisco

In questo periodo dell’anno, i regali assumono una particolare importanza. La regalistica aziendale è molto di più di un gesto di cortesia perché di fatto trasmette un messaggio, quello di rafforzare la relazione di fiducia e fedeltà tra le parti. Farsi ricordare, fidelizzare e, perché no, anche acquisire nuovi clienti con un gesto gentile. Le confezioni natalizie rappresentano il regalo ideale perché significa donare eccellenze enogastronomiche sapientemente selezionate. Proposte inedite per stupire, ma anche equilibrate per andare incontro alle esigenze di tutti.

A prescindere poi dal contenuto del cesto o della scatola (utili da riutilizzare in svariati contesti), va tuttavia ricordato che gli omaggi vanno incontro a precise regole fiscali sia a fini di Irpef-Ires che Iva. In sintesi:

  • la soglia per considerare i regali aziendali “omaggi di modico valore” è di 50€ più Iva. Sotto questa soglia sono completamente deducibili e non è necessario documentare la destinazione dell’omaggio.
  • gli omaggi di valore sopra i 50€ si conteggiano come spesa di rappresentanza. Il limite di deducibilità delle spese di rappresentanza è commisurato all’ammontare dei ricavi e dei proventi dell’impresa: per le aziende sotto i 10 milioni di euro di giro d’affari ammonta all’1,5€ del fatturato.
  • l’Iva è integralmente detraibile per tutti gli omaggi fino a 50€ mentre è indetraibile per quelli di costo superiore.

 

 

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